miart 2018: appunti

A Fieramilanocity si sta concludendo il miart 2018, fiera del collezionismo d’arte con 184 gallerie presenti, di cui 75 provenienti da paesi d’oltreoceano. Una tre giorni di immersione tra artisti più o meno noti: le opere d’arte esposte toccano infatti il periodo dall’inizio del Novecento fino ai giorni nostri.


Sette le sezioni nella rassegna. La più vasta, Established, è suddivisa tra Contemporary, con personali di artisti già affermati nel panorama dell’arte contemporanea e Masters, dedicata ai grandi maestri dell’arte del Novecento. Citiamo, ad esempio, Jodie Carey e Noémie Goudal (Edel Assanti, London), Marlene Steyn (Smac, Cape Town, Johannesburg, Stellenbosch), Admire Kamudzengerere (Tybum Gallery, London) e, tra gli storicizzati, Vincenzo Agnetti (Osart, Milano), Salvo (Claudio Poleschi, Lucca) ed un inedito Sebastiano Vassalli (Niccoli, Parma) qui nella veste giovanile di artista pop.
Poi le sezioni: Decades, riguardante le gallerie storiche che hanno inteso celebrare un decennio della loro attività, come le foto di Jo Spence (Richard Saltoun, London) centrate sulla femminilità per gli anni Ottanta; Emergents riservata alle giovani gallerie d’avanguardia e On demand per quelle che espongono opere interattive, performance o progetti da realizzare. In entrambe queste sezioni sono stati assegnati premi alla migliore presentazione.
Infine, Object per la promozione del design di ricerca o da collezionismo o delle arti decorative, come i gioielli d’artista di Elisabetta Cipriani in Wearable Art e l’affascinante Generations con stand in cui collaborano due gallerie con opere di artisti che dialogano fra loro pur appartenendo a generazioni differenti. Così la pittura astratta e stratificata di colori e materiali diversi dello statunitense Joseph Montgomery (CAR DRDE, Bologna) si relaziona con opere storiche di Achille Perilli (Tega, Milano).
Una lunga serie di eventi in tutta la città e all’interno dello spazio del Portello hanno preceduto, accompagnato e concluderanno la rassegna. Tra questi la grande installazione gonfiabile Stonehenge, delizia dei bimbi nel parco di Citylife (Jeremy Deller, Sacrilege, 2012).
Sono state esposte opere anche nelle zone lounge del Miart: “Paesaggiointerno” di Alessandro Papetti, sponsor Intesa San Paolo, e le foto del cinese Liu Bolin che si mimetizza tra bottiglie o rigogliosi vigneti per la più antica maison di champagne francese, la Ruinart.

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