Elena Cavanna in mostra a Castell’Arquato

Con la personale di pittura presso la Galleria del Transvisionismo di Stefano Sichel, Elena Cavanna, nativa di Piacenza, si racconta al suo pubblico. Un pubblico che l’ha già conosciuta nell’ambito della fotografia e con le sue poesie, premiate in varie rassegne. Come pittrice Cavanna espone da qualche anno. Nell’agosto scorso ha presentato la mostra dal titolo “Dell’idea si nutre il futuro” a Nibbiano, nella sede dell’Associazione La mia nuvola. Questa frenetica successione di personali sembra dirci che la sua arte ora vuole trovare condivisione, ovvero spazio e consensi.

Il percorso in arte di Cavanna è del tutto regolare: dal disegno paziente fatto di linee sinuose all’esperienza del colore con i pastelli. Il lavoro nell’ambito della progettazione di interni le ha insegnato a gestire lo spazio, a creare nello spazio un progetto entro cui far vibrare la propria arte.

Elena Cavanna, Paesaggio al tramonto, 2017

E giungiamo a questa mostra che porta un titolo importante: “Eufonia del silenzio e del colore”. Eufonia significa incontro gradevole dei suoni. In Cavanna questo incontro gradevole, questa sorta di equilibrio tra concetti tra loro opposti nasce sempre da un lavoro di scavo interiore, mediato dal silenzio.
Un silenzio che produce nell’artista un universo di armonie e di forme in crescita che si abbracciano, si rincorrono, si proteggono e creano sulla tela dei rapporti di forza.
Come è la forza del gesto pittorico che le crea, senza bozzetti o disegni preparatori.

Avviciniamoci alle opere e ai loro titoli: Voli del cuore, Il bacio, Esplosione del tempo, Tessuti del pensiero, lavoro che sembra svolgersi in uno spazio tridimensionale. Si tratta di una pittura informale, gestuale, realizzata con acrilici. Anche i colori sono contrapposti, caldi e freddi, ma si fondono in una armonia-eufonia, in un equilibrio supportato dal vuoto-bianco della tela. Un’arte che appare pronta a virare verso la scultura …..

Un’altra rilettura dei lavori di Elena Cavanna può partire dalle forme dipinte, quasi totemiche. Ma i totem sono espressione di una religiosità primordiale, un incipit nel percorso dell’uomo e una presenza nel suo destino. E le pitture di Cavanna evocano in religioso silenzio un universo di luminosi colori.

Elena Cavanna, Eufonia del silenzio e del colore,
presso Transvisionismo, studio e laboratorio d’arte, Castell’Arquato  14 ottobre – 4 novembre

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